Sito Ufficiale di Gianluigi Valgimigli Poeta e Scrittore Faentino |
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UNCLE DAVE MACON Il buon vecchio “Zio” Macon è una delle più
importanti figure di culto della vecchia musica country:
grande virtuoso del banjo (conosceva almeno diciannove stili differenti di fingerpicking), lodevole compositore, showman talentuoso
in grado di intrattenere e colpire il pubblico, personaggio memorabile
(alcuni particolari del suo aspetto, come i denti d’oro, lo rendevano
immediatamente riconoscibile), prima grande stella del Grand
Ole Opry (uno dei più
importanti programmi radiofonici statunitensi, il più vecchio ad essere
trasmesso ancora oggi dalla WSM di Nashville, in onda ininterrottamente dal
28 novembre 1925; lanciò molte importanti star del country
e negli Stati Uniti è una vera e propria istituzione), anticipatore del bluegrass, “nonno” del country
(così l’ha definito, giustamente, lo studioso di musica Charles Wolfe) e spassoso commediante che si fece le ossa negli
spettacoli vaudeville, la sua produzione è oggi considerata l’anello di
congiunzione tra la vecchia musica popolare americana del diciannovesimo
secolo, la musica vaudeville e la musica commerciale e di consumo del
ventesimo secolo. Una delle figure più durature del primo country,
maggiore fonte di ispirazione per molti celebri suonatori di banjo, David
Harrison Macon nacque vicino a McMinnville (per
l’esattezza a Smartt Station), nel Tennessee, il 7
ottobre 1870. Figlio di un ufficiale confederato (il capitano John Macon),
ebbe la fortuna di entrare in contatto sia con la musica campagnola (passando
la prima parte della sua vita in una grande fattoria, di cui suo padre era
proprietario) che con quella urbana (trasferendosi, all’età di 13 anni, a
Nashville, dove la sua famiglia aveva acquistato l’Old
Broadway Hotel); grazie a ciò, riuscì a creare, nelle sue composizioni
future, un’originale commistione di folk, blues e vaudeville. Nel 1885
cominciò a suonare il banjo (prendendo lezioni da un comico che lavorava in
un circo, tale Joel Davidson) e nel 1886, dopo l’assassinio del padre (di cui
fu testimone) e conseguente vendita dell’hotel, si trasferì con la famiglia a
Readyville, dove la madre divenne gestrice di una
locanda di posta; qui, iniziò ad esibirsi pubblicamente per intrattenere gli
ospiti. Nel 1900, dopo essersi sposato e aver preso casa a Kittrell l’anno prima, aprì una linea per il trasporto di
merci chiamata “The Macon Midway Mule and Mitchell
Wagon Transportation Company”; mentre effettuava le
sue consegne tra Woodbury e Murfreesboro,
guidando un carro condotto da un mulo, dava spettacolo cantando e suonando il
banjo. Nel 1920, la lotta impari contro un concorrente che utilizzava
automobili per il trasporto della merce, mise fine alla sua attività; questo,
fu indubbiamente uno dei motivi che spinsero il nostro a coltivare in maniera
più approfondita la sua passione musicale. Cominciò quindi ad esibirsi
maggiormente e, dopo essersi fatto notare dalla persona giusta, entrò nel
circuito degli spettacoli vaudeville, divenendone un richiesto e affermato
intrattenitore. L’esordio in sala di registrazione non sarebbe tardato: nel
1923, le sue esibizioni in giro per il sud-est degli Stati Uniti insieme al
violinista folk Sid Harkreader
(Gladeville, Tennessee, 26 febbraio 1898 – 19 marzo
1988), arrivarono alle orecchie della Vocalion Records che, l’8 luglio 1924, li volle a New York per
incidere del materiale (18 brani in tutto). Tre settimane prima che George D.
Hay fondasse lo storico programma di musica country Grand Ole Opry, Macon e Harkreader ne avevano già utilizzato la ventura sede (il Ryman Auditorium) per registrare uno spettacolo: ciò li
rese le prime ufficiali star della futura trasmissione radiofonica. Dopo aver
passato anni di grandi successi e soddisfazioni, arrivando addirittura ad
apparire in un film (la commedia “Grand Ole Opry” del 1940), lo zio Dave morì il 22 marzo 1952 all’ospedale di Rutheford County a Murfreesboro,
nel suo Tennessee. Fu seppellito al Coleman Cemetery,
davanti a oltre cinquemila persone venute a dare l’ultimo saluto al loro “Dixie Dewdrop”; celebri stelle
del country come Roy Acuff
o Bill Monroe erano presenti al funerale. |
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