Sito Ufficiale di Gianluigi Valgimigli Poeta e Scrittore Faentino |
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BESSIE SMITH Il materiale che leggerete di
seguito, è stato originariamente pubblicato come appendice al romanzo
“Sotterraneo al chiaro di luna” di Gianluigi Valgimigli
(Claudio Nanni Editore; luglio 2016). Insieme
alla “Madre del blues” Ma Rainey (colei che
impostò, definitivamente, il modello della cantante blues), Bessie Smith fu la più celebre e migliore cantante di
blues femminile (corrente inaugurata discograficamente
da Mamie Smith nel 1920 con “Crazy
Blues”, prima registrazione blues della storia) della sua epoca. A mio parere inferiore alla Rainey
(che, personalmente, prediligo per un semplice fatto di maggior genuinità),
nel tempo si dimostrò però più influente (anche se, purtroppo, a volte
in negativo, dando il via a una vera e propria schiera di imitatrici bianche
col vizio di arrochire la voce). Conosciuta come l’“Imperatrice del blues”,
nacque a Chattanooga (Tennessee) il 15 aprile 1894,
e morì a Clarksdale, nel buon vecchio Mississippi,
il 26 settembre 1937, dissanguata causa gravi ferite riportate dopo un
tragico incidente automobilistico sulla Route 61.
Il suo primo disco -“Downhearted Blues” (brano
composto da Alberta Hunter e Lovie Austin,
quest’ultima, assieme a Lil Armstrong, la maggiore
pianista donna di musica jazz e blues dell’epoca)- uscì nel 1923, lo stesso
anno del primo di Ma Rainey -“Bad Luck Blues”-{1}, e ottenne
un grandissimo successo, arrivando primo in classifica. Negli anni, il
successo crebbe a dismisura, e la Smith divenne una vera e propria icona,
strarichiesta e strapagata (arrivò ad essere l’artista di colore più pagata
in assoluto), apparendo anche al cinema nel corto “St. Louis Blues” (1929).
La grande crisi di Wall Street del ‘29, mise un
freno alla sua ascesa (d’altronde, non aveva risparmiato anche altri grandi
artisti blues o jazz dell’epoca, come il pioniere del jazz Jelly Roll Morton),
e la grande Bessie entrò in un periodo difficile.
Tornò a registrare nel 1933 (incidendo storici brani come “Gimme A Pigfoot”), poi fece
qualche apparizione in teatro, ma erano ormai lontani i fasti di un tempo, e
la Smith cadde preda dell’alcool; morì proprio nel momento in cui la sua
carriera stava avendo una piccola risalita. Grandi cantanti donne di musica
blues e jazz, come Ella Fitzgerald o Billie Holiday, le devono molto. NOTE: {1} La prima
registrazione di Ma Rainey fu “Bad Luck Blues”, ma in realtà non fu il primo disco ad essere
pubblicato e promosso (come erroneamente si può credere leggendo ciò che ho
scritto nella biografia di Bessie Smith); il primo
disco rilasciato e pubblicizzato fu, secondo il libro “Mother
of the Blues: A study of Ma Rainey”, “Moonshine Blues” (probabilmente pubblicato nel 1924). |
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